Chi siamo
La nostra storia parte con data certa nel 1852, questa data è evidente nel libro del Prof. Antonio Mattozzi edito da Slowfood editori.
Il papà di mio nonno Alfonso si chiamava Luigi Mattozzi.
Egli col primo matrimonio ebbe 5 figli. Purtroppo diventa vedovo in giovane età e si risposa diventando padre ancora di 12 figli.
Mio nonno Alfonso, classe 1890, era uno dei figlioli a lui più caro.
La prima concessione (per focacce) viene elargita con la garanzia di suo padre poiché non era ancora maggiorenne. Da allora in poi i Mattozzi, diventati poi numerosi, aprirono nel corso dei 2 secoli circa 23 attività commerciali (documentate nel libro già citato).
La nascita dell’Europeo ha origine da uno spostamento dei fratelli Mattozzi, Ernesto e Alfonso, dall’esercizio sito in Via De Pretis, 87 – ciò avviene negli anni 30. Essi approdarono in Via Marchese Campodisola, 4
Nei vari passaggi familiari mio padre Eugenio aggiunge al cognome Mattozzi la denominazione Europeo, il motivo è la distinzione dagli altri operatori familiari. Mio padre negli anni giovanili fece esperienza di alta ristorazione dal momento che in famiglia si seguiva una linea tradizionale. Egli ebbe modo di affinare la sua esperienza ospitando ogni giorno i vertici dell’esercito tedesco con il Generale Kesserling (allora nostro alleato) per poi avere anche l’esperienza di ospitare, con la Napoli liberata, il generale Mark Clark.
Tutto ciò avveniva da Giacomino a Via San Carlo di fronte al Teatro.
Fu un tempio dell’alta nobiltà e dei più grandi esponenti della storia
dell’epoca.
Il pretesto dell’Europeo era voluto in un momento dell’emancipazione politica nella realtá Europea.
Il nostro ristorante diventa sempre di più un salotto culturale. A pochi passi avevamo la frequentazione degli studi dei Presidenti della Repubblica.
Ricordo le piacevoli battute fra mio Padre e Giovanni Leone.
Certamente preziosa la frequentazione di Enrico De Nicola e molto cara di Giorgio Napolitano.
Con orgoglio ricordo la giornaliera frequentazione della Borsa Valori di Napoli in un’epoca in cui le commissioni avvenivano con le grida, e poi anche a tavolo “con silenzio”.
Inoltre non posso non menzionare i grandi Professori Universitari, da Aldo Masullo a Giuseppe Galasso, ed i Magnifici Rettori che nei vari mandati hanno nobilitato il nostro Locale.
Dopo questa breve parentesi storica ripercorro con emozione il passaggio delle nuove generazioni. Quotidianamente ho ricevuto con orgoglio la frequentazione della Famiglia Grimaldi, ora alla quarta generazione. Ciò rende molto stimolante il pretesto di trovare la forza di traghettare ancora con l’aiuto di Dio questo prestigioso locale.
L’impostazione gastronomica del locale segue il canone dell’esperienza della tradizione napoletana rispettando il susseguirsi delle stagioni.